Pieve di San Martino

L’origine della Pieve di San Martino Vescovo risale all’epoca romana come si è potuto verificare grazie agli scavi effettuati presso la chiesa.

Descrizione

La “Plebem de Ripis” è ricordata in una bolla del patriarca Goffredo di Hohenstaufen con la quale la chiesa nel 1184 venne donata a Liutprando, re dei Longobardi. A questo periodo appartengono probabilmente le prime strutture dell’edificio, il cui aspetto attuale risale al Settecento, epoca alla quale risale anche il campanile. La Pieve ha subito nel corso del tempo numerosi rifacimenti ed ampliamenti. Attualmente possiede un’aula rettangolare ed un’abside poligonale con volta colonnata. All’interno vi si trovano l’altare maggiore settecentesco (1717) con statue dell’Annunciazione, l’altare del Rosario (1845), opera di Pietro Fantoni di Gemona, un fonte battesimale datato 1541, eseguito durante la reggenza del pievano Zaccaria, e un’acquasantiera del 1504 di Giovanni Antonio Pilacorte. Di particolare interesse è l’altare in pietra originariamente dipinta realizzato nel 1530 da Carlo da Carona con statue di Santi, l’Annunciazione e l’Eterno Padre.


PARISH CHURCH OF ST. MARTIN

Excavations have shown that the Pieve di San Martino Vescovo (Parish Church of Bishop St. Martin) dates back to Roman times. The “Plebem de Ripis” is mentioned in a bull issued by Patriarch Gottfried of Hohenstaufen with which the church was donated to Liutprand, King of the Lombards, in 1184. The building’s first structures probably belong to this period, while its current appearance and bell tower date back to the 18th century. The parish church has undergone numerous renovations and extensions over the years. It currently has a rectangular chamber and a polygonal apse with a columned vault. Inside are an 18th-century high altar (1717) with statues of the Annunciation, the altar of the Rosary (1845) by Pietro Fantoni of Gemona, a baptismal font dated 1541, created during the regency of the parish priest Zaccaria, and a stoup from 1504 by Giovanni Antonio Pilacorte. A particularly notable feature is the stone altar created in 1530 by Carlo da Carona with statues of saints, the Annunciation and the Eternal Father.


PFARRKIRCHE SAN MARTINO

Infolge von Ausgrabungsarbeiten konnte nachvollzogen werden, dass der Ursprung der Pfarrkirche San Martino Vescovo auf die Römerzeit zurückgeht. Die „Plebem de Ripis“ wird in einer Bulle des Patriarchen Goffredo von Hohenstaufen erwähnt, mit der die Kirche 1184 dem Langobardenkönig Liutprand als Schenkung übergeben wurde. Aus dieser Zeit stammen wahrscheinlich die ersten Teile des Gebäudes, dessen heutiges Erscheinungsbild auf das 18. Jahrhundert zurückgeht, aus dem auch der Glockenturm stammt. Die Pfarrkirche ist im Laufe der Zeit zahlreiche Restaurierungs- und Erweiterungsarbeiten unterzogen worden. Sie besteht derzeit aus einem rechteckigen Raum und einer polygonalen Apsis mit Säulengewölbe. Im Kircheninneren befinden sich ein Hochaltar aus dem 18. Jahrhundert (1717) mit Statuen der Verkündigung, der Rosenkranzaltar (1845) von Pietro Fantoni aus Gemona, ein Taufbecken aus dem Jahr 1541, das während der Amtszeit des Pfarrers Zaccaria angefertigt wurde, und ein Weihwasserbecken aus dem Jahr 1504 von Giovanni Antonio Pilacorte. Von besonderem Interesse ist der ursprünglich bemalte Steinaltar aus dem Jahr 1530 von Carlo da Carona mit Heiligenfiguren, der Verkündigung und dem Gottvater.

Modalità di accesso

Accesso libero.

Indirizzo

San Martino

Contatti

Telefono: 0432 809711

Ultimo aggiornamento: 09/02/2024, 12:08

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