Il Castelliere

Detto "della Zucule”, è una straordinaria testimonianza dei primi insediamenti umani del territorio durante l’età del Bronzo

Descrizione

Collocato su un elevato terrazzo morenico inciso dalle valli confluenti del torrente Patocco (Patoc) e del Corno, in favorevole posizione rispetto alla sottostante pianura, il castelliere di Rive d'Arcano detto "della Zucule” (superficie interna di 3,6 ettari e perimetro di m. 840) è una straordinaria testimonianza dei primi insediamenti umani del territorio durante l’età del Bronzo e delle prime fasi della successiva età del Ferro. Sul lato settentrionale, non difeso dal ripido declivio del terreno, è stato innalzato un aggere artificiale rettilineo alto circa 5 metri e lungo 160 metri nei pressi del quale si sono rinvenuti cocci ed oggetti di bronzo. Nel 1977 la sezione di Studi Preistorici del Centro di Antichità Altoadriatiche (Università di Trieste) ha condotto in loco alcuni saggi di scavo che hanno confermato la presenza dell’uomo in età protostorica. Tra i ciottoli del materasso ghiaioso si sono infatti rinvenuti, misti a terra nera, frustoli di ceramica d'impasto e frammenti di vasi. Le caratteristiche di questa ceramica suggeriscono la possibilità che il castelliere di Rive d’Arcano s'inquadri nella fase della tarda età del Bronzo, epoca in cui sono tutt’altro che rari gli insediamenti su alture naturalmente fortificate. Lo studioso Lodovico Quarina, che per primo ha censito i castellieri e le tombe a tumulo del Friuli, colloca questi manufatti tra la fine dell’età del Bronzo e la prima età del Ferro (sec. IX-VIII a.C.). La zona del castelliere della “Zucule” è quindi una delle testimonianze di come nell’Italia settentrionale, almeno a partire dall’Eneolitico, ci sia un crescente interesse per le zone montane e collinari in relazione allo sviluppo dell’allevamento mobile e allo sfruttamento di pascoli. Lo stanziamento di piccole comunità umane su alture naturalmente difese e in posizioni dominanti si spiega sia per ragioni di difesa che di controllo del territorio. Si formano quindi i primi sistemi insediativi in rapporto con lo sfruttamento delle risorse agropastorali. Gli spostamenti stagionali dei pastori, poi, avvenivano lungo i numerosi percorsi fluviali di collegamento tra la pianura e l’arco alpino. La zona del castelliere della “Zucule" fu poi frequentata anche da popolazioni successive, perlomeno fino al IV secolo come documenta la notevole quantità di cocci di terracotta rinvenuti soprattutto all’esterno dell’aggere difensivo.


THE HILL FORT

Situated on an elevated moraine plateau intersected by the confluent valleys of the Patocco (Petoc) and Corno streams, in a strategic position with respect to the plain below, the Rive d’Arcano hill fort known as ‘della Zucule’ (internal surface area of 3.6 hectares and perimeter of 840 m) is an extraordinary testimony to the first human settlements in the area during the Bronze Age and the first phases of the subsequent Iron Age. On the northern side, which is undefended due to the steep slope of the terrain, a rectilinear artificial rampart about 5 metres high and 160 metres long was erected, near which earthenware and bronze objects have been found. In 1977, the Prehistoric Studies Section of the Centre for Upper Adriatic Antiquities (University of Trieste) conducted a number of excavation tests on the site, which confirmed that people were present here in the Protohistoric period. Fragments of impasto pottery and vases, mixed with black soil, have been found among the pebbles of the gravel bed. The characteristics of this pottery suggest that the Rive d’Arcano hill fort may date to the Late Bronze Age, a period in which settlements on naturally fortified hilltops were common. Scholar Lodovico Quarina, who first surveyed the hill forts and tumulus tombs in Friuli, dated these artefacts between the end of the Bronze Age and the early Iron Age (9th-8th centuries BC). The ‘Zucule’ hill fort area therefore testifies to a growing interest in mountainous and hilly areas in northern Italy, at least from the Eneolithic period onwards, in connection with the development of mobile farming and the exploitation of pastures. The settlement of small human communities on naturally defended high ground and in commanding positions is explained by the need to both defend and control the territory. The first settlement systems were thus formed in connection with the exploitation of agro-pastoral resources. The shepherds’ seasonal movements followed the numerous river routes connecting the plains and the Alps. The area of the ‘Zucule’ hill fort was also frequented by later peoples, at least until the 4th century, as documented by the considerable quantity of earthenware fragments found, especially outside the defensive rampart.


DER CASTELLIERE

Auf einer hohen Moränenterrasse, die von den zusammenfließenden Tälern der Bäche Patocco (Petoc) und Corno durchschnitten wird, befindet sich in günstiger Lage zur darunter liegenden Ebene der Castelliere (Hügelfestung) Rive d'Arcano „Zucule“ (Innenfläche von 3,6 ha und Umfang von 840 m), ein außergewöhnliches Zeugnis der ersten menschlichen Ansiedlungen in diesem Gebiet während der Bronzezeit und der ersten Phasen der darauffolgenden Eisenzeit. Auf der Nordseite, die nicht durch den steilen Abhang des Geländes geschützt ist, wurde ein geradliniger künstlicher Agger errichtet, der etwa 5 m hoch und 160 m lang ist und in dessen Umfeld Tonscherben und Bronzegegenstände gefunden wurden. Im Jahr 1977 führte die Abteilung für prähistorische Studien des Centro di Antichità Altoadriatiche (Zentrum für Altertümer der oberen Adria, Universität Triest) einige Ausgrabungsarbeiten durch, die die Anwesenheit von Menschen in der protohistorischen Periode bestätigten. Unter den Kieselsteinen des Kiesbettes kamen Fragmente von Tonscherben und Vasenfragmente zum Vorschein, die mit schwarzer Erde vermischt waren. Die Merkmale dieser Keramik legen die Vermutung nahe, dass der Castelliere von Rive d'Arcano der Spätbronzezeit angehört, einer Zeit, in der Siedlungen auf natürlich befestigten Hängen alles andere als selten waren. Der Wissenschaftler Lodovico Quarina, der als Erster die Castellieri und Tumulusgräber im Friaul registrierte, ordnet diese Artefakte zwischen dem Ende der Bronzezeit und der frühen Eisenzeit (9.-8. Jahrhundert v. Chr.) ein. Das Gebiet des Castelliere „Zucule“ ist somit ein Zeugnis dafür, wie in Norditalien zumindest seit dem Äneolithikum ein wachsendes Interesse an Berg- und Hügelgegenden im Zusammenhang mit der Entwicklung der mobilen Viehzucht und der Nutzung von Weideflächen besteht. Die Ansiedlung kleiner menschlicher Gemeinschaften auf natürlich verteidigbaren Anhöhen und in beherrschenden Positionen erklärt sich sowohl aus Gründen der Verteidigung als auch der Kontrolle des Territoriums. Die ersten Siedlungsanlagen entstanden somit im Zusammenhang mit der Ausbeutung der agropastoralen Ressourcen. Die saisonalen Wanderungen der Hirten erfolgten entlang der zahlreichen Flussläufe, die die Ebene mit dem Alpenbogen verbanden. Das Gebiet des Castelliere „Zucule“ wurde auch von den nachfolgenden Populationen frequentiert, zumindest bis zum 4. Jahrhundert, wie die große Menge an Terrakottawaren belegt, die vor allem außerhalb des defensiven Agger gefunden wurden.

Modalità di accesso

Accesso libero.

Indirizzo

Arcano Inferiore

Contatti

Il Castelliere

Telefono: 0432 809711

Ultimo aggiornamento: 09/02/2024, 12:08

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